L’ossidazione anodica per uso alimentare esclude l’uso di sali metallici quali nikel o floruri come impregnante del poro formatosi durante la fase di ossidazione.
Si tratta di un’ossidazione con un particolare fissaggio in acqua bollente nel quale si immerge il materiale anodizzato in acqua deionizzata o distillata vicina alla temperatura di ebollizione.